Studio di CARDIOLOGIA
Prevenzione e Cura
delle Malattie
dell'Apparato Cardiovascolare
StudioAugustoLacchè
Esami eseguibili presso lo studio:
Altri accertamenti cardiologici
Visita Cardiologica ed Ecg
La Visita Cardiologica ed ECG è rivolta a soggetti sia in prevenzione primaria che secondaria. La Prevenzione Primaria è rivolta a soggetti, che non hanno ancora sofferto di eventi cardiovascolari e quindi il compito del Cardiologo è stabilire il rischio di sviluppare negli anni a venire un evento e di conseguenza intervenire per ridurre significativamente tale rischio, grazie a terapie soprattutto per il controllo della Pressione Arteriosa e del Colesterolo e, cosa ancora più importante, per la correzione dello stile di vita (attività fisica, alimentazione, fumo …). La Prevenzione Secondaria riguarda pazienti che hanno già avuto un evento come infarto miocardico, ICTUS, scompenso cardiaco o sofferenti di arteriopatia obliterante periferica (arti, carotidi) o insufficienza renale o diabete mellito. Un campo particolare è il controllo di pazienti oncologici che corrono il rischio, per la necessaria terapia antitumorale, di avere complicanze cardiovascolari o peggiorare una cardiopatia preesistente. Per una valutazione esaustiva è necessario produrre ogni documentazione pregressa nonché esami ematici recenti. La valutazione clinica viene sempre integrata dall’esecuzione di un ECG a riposo che registra l’attività elettrica del cuore, elaborata sotto forma di tracciato grafico, detto appunto elettrocardiogramma. L’elettrocardiografia registra l’attività elettrica del cuore, elaborata sotto forma di tracciato grafico, detto elettrocardiogramma ed accompagna sempre la valutazione clinica. Altro dato fondamentale è la misurazione della Pressione arteriosa (PA) a riposo; oggi non si usano più apparecchi a mercurio poiché sostanza tossica che pone problemi di smaltimento. Sono oggi a disposizione misuratori pressori automatici da tavolo (da evitare quelli da polso poiché instabili) molto precisi e veritieri che possono essere acquistati dal paziente su consiglio del Cardiologo di fiducia. Fondamentale l’automisurazione domiciliare della PA che costituisce oggi un dato fondamentale per la valutazione clinica.
Scintigrafia Miocardica
Quest’esame si basa sul principio che alcune sostanze radio-attive, dette radionuclidi (tallio, tecnezio), sono captate dal muscolo cardiaco (miocardio), che viene visualizzato da una specifica apparecchiatura (gamma-camera). In caso di infarto del miocardico e di ischemia miocardica transitoria il radionuclide iniettato per via endovenosa non viene captato dalla zona infartuata o ischemica, che quindi appare diversa rispetto alle zone circostanti sane. La Scintigrafia Miocardica risulta utile quando gli altri esami strumentali non consentono una diagnosi certa di infarto del miocardio (acuto, subacuto, pregresso) (soprattutto l’Ecocardiogramma) o di ischemia miocardica transitoria (sopratutto l’ECG da sforzo). Inoltre la scintigrafia miocardica consente di evidenziare aree di “miocardio ibernato”, le quali non si contraggono a causa dell’ischemia prolungata, ma sono ancora vitali: queste zone di “miocardio vitale” riprenderanno la loro funzione di contrarsi non appena sarà ripristinata la rivascolarizzazione mediante angioplastica coronarica o by-pass aorto-coronarico.
Coronografia
Con quest’esame vengono visualizzate le arterie coronariche mediante un liquido di contrasto che viene iniettato attraverso un catetere introdotto nell’ arteria femorale (al livello dell’inguine) o nell’arteria omerale (nell’avambraccio) direttamente delle arterie Coronariche stesse: in tal modo si visualizzano le cosiddette “placche”aterosclerotiche che determinano ostruzioni al flusso sanguigno più o meno gravi. In caso di ostruzioni superiori al 70-75% viene effettuata contestualmente, se possibile, l’angioplastica coronarica (dilatazione della parte ristretta con o senza inserimento di una gabbietta metallica, detta stent), mentre in caso di lesioni diffuse trova indicazione in genere l’intervento chirurgico di rivascolarizzazione miocardica mediante by-pass aorto-coronarico.
Ecocardiogramma
Ecocardiografia transtoracica L’ecocardiografia è un esame cardiaco strumentale di secondo livello utile per la valutazione clinica del paziente cardiopatico: è un esame indolore e non invasivo. Questo esame prevede l’appoggio di una sonda sulla superficie del torace e sfrutta la proprietà degli ultrasuoni di attraversare i tessuti molli (rifrazione) e di ritornare verso la sorgente che li emette (riflessione): tutto ciò viene trasformato in immagine da uno speciale apparecchio (trasduttore) e quindi è possibile “vedere” il cuore in movimento. In tal modo si possono misurare le dimensioni delle cavità cardiache (atri e ventricoli) e lo spessore delle pareti, valutare il funzionamento delle valvole e del muscolo cardiaco (miocardio). Un’altra proprietà degli ultrasuoni è il cosiddetto “effetto Doppler” sul sangue: in tal modo è possibile visualizzare il flusso sanguigno attraverso le valvole, che può presentarsi con un codice di colori a seconda della direzione (Eco Color Doppler). E’ possibile in casi particolari eseguire un Ecocardiogramma trans esofageo che necessita di apposita sonda (simile a quella per la gastroscopia); tale esame viene oggi eseguito in casi particolari vista la qualità delle sonde trans toraciche e la disponibilità della Risonanza Magnetica Nucleare.
Esame Holter
Holter cardiaco Questa tipologia di esami cardiologici viene effettuata per consentire la registrazione dell’ECG o della pressione arteriosa in una giornata tipo o anche per più giorni. Holter ECG o Elettrocardiogramma dinamico L’esame consente la registrazione prolungata dell’elettrocardiogramma, per almeno 24-48 ore, tramite un apparecchio portatile in grado di registrare il tracciato elettrocardiografico. Definito spesso ECG Dinamico, il metodo inventato dal fisico N.J. Holter viene utilizzato soprattutto per per l’individuazione e la valutazione delle aritmie cardiache o nei casi in cui sia presente un dolore toracico, che si manifesta solo in alcune situazioni (es. durante il sonno, dopo i pasti, etc.). Al paziente, oltre l’apparecchio, viene dato un diario dove può annotare i vari dati, con le connesse attività svolte – per valutare gli sforzi e gli eventuali disturbi, che possono causare le alterazioni dell’elettrocardiogramma. L’Holter ECG viene consigliato dal medico cardiologo dopo valutazione clinica ovvero dopo visita ed ECG.
Coro-TAC
Costituisce oggi una valida alternativa alla Coronarografia: trattasi di un tipo particolare di TAC (tomografia assiale computerizzata) che riesce a visualizzare le arterie coronarie attraverso l’iniezione del mezzo di contrasto direttamente in una vena periferica, e pertanto risulta meno invasiva della coronarografia. Nei casi sospetti (esami strumentali negativi o di dubbia interpretazione in soggetti con dolore toracico tipico o atipico, soprattutto in presenza di fattori di rischio) questo esame consente di identificare o escludere una coronaropatia aterosclerotica, perché ha una specificità più alta degli altri test non invasivi (99-100% vs 60-90%). Nei pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica o ad intervento chirurgico di rivascolarizzazione miocardica l’angio-TC coronarica consente di valutare la pervietà dello stent o del by-pass aorto-coronarico.
Pressurometria delle 24 ore
Pressurometria delle 24 ore o ABPM (popolarmente chiamato Holter pressorio) Consente un monitoraggio pressorio sulle 24 ore, un test non invasivo che registra la pressione arteriosa per una giornata, attraverso un apparecchio di piccole dimensioni, fissato in vita tramite una cinta apposita. Indossato per almeno una giornata, l’esame viene anche qui consigliato dal Cardiologo dopo di visita cardiologica ed ECG: potrà misurare la pressione ogni 15 minuti di giorno e 30 di notte, memorizzando i dati che saranno poi sviluppati dal Cardiologo tramite computer. La Pressurometria è particolarmente indicata ai pazienti che soffrono di varie patologie o disturbi cardiovascolari come:
- Valori pressori significativamente differenti tra casa e studio medico
- Ipertensione arteriosa instabile ovvero variazioni significative dei valori della pressione
arteriosa in poco tempo
- Picchi pressori anche dovuti a fattori emotivi
- Valutazione della terapia farmacologica – monitoraggio dell’azione del farmaco nelle diverse
ore della giornata
- improvvisi aumenti o diminuzioni della pressione con vertigini, vampate, sbandamenti,
sudore freddo e sanguinamento dal naso
Risonanza
Magnetica Nucleare
L’impiego della risonanza magnetica nucleare per lo studio del cuore, modalità di studio chiamata anche cardio-RM, non è una notizia recente. Negli ultimi anni, tuttavia, lo studio del cuore mediante esame RM sta trovando un sempre maggior riscontro nelle comunità scientifiche, anche in relazione alle nuove potenzialità offerte dall’avvento di tecnologie sempre più raffinate ed all’avanguardia. La cardio-RM si configura sempre più come un importante completamento delle classiche indagini cardiologiche note, tra cui l’ecocardiografia. Tutte le componenti anatomiche del cuore possono essere oggetto di studio della cardio-RM, potendosi ottenere importanti informazioni circa gli aspetti prettamente funzionali del cuore nonché sulla sua struttura e la sua vitalità. Uno degli aspetti più affascinanti dello studio cardio-RM, visto con gli occhi dei “non addetti ai lavori”, riguarda la possibilità di poter apprezzare la cinetica del muscolo cardiaco quasi in “real time”. Ciò è possibile grazie alla valutazione cine-RM, parte integrante dello studio cardiaco effettuato con risonanza, che consente di vedere “realmente” il cuore in movimento durante il ciclo cardiaco e di poter esprimere giudizi diagnostici sullo stato di salute dinamico dello stesso. Anche per la cardio-RM valgono i principi considerati per le indagini RM di altri distretti corporei. In particolare l’esame viene condotto con l’impiego di campi magnetici e radiofrequenze da cui deriva una pressoché nulla invasività complessiva dato che non vengono adoperate radiazioni ionizzanti. In relazione al quesito clinico - ma quasi sempre - viene impiegato un mezzo di contrasto paramagnetico a base di Gadolinio (MDC) da somministrare per vena. Il paziente dovrà essere informato su benefici diagnostici e rischi connessi all’utilizzo del MDC ed esprimere pertanto un formale consenso preliminare all’esecuzione dell’indagine, sia per la somministrazione del MDC che per l’esposizione a campi magnetici e radiofrequenze. L’impiego della risonanza magnetica cardiaca è previsto nello studio di una molteplicità di condizioni patologiche che possono verificarsi a carico del cuore. Tra le tante condizioni patologiche che possono essere oggetto di studio mediante esame cardio-RM vengono annoverate la cardiopatia ischemica, le miocardiopatie, le miocarditi, le cardiopatie congenite, le patologie valvolari, le malattie del pericardio, la displasia aritmogena del ventricolo destro (ARVD), i tumori cardiaci. Si può ricorrere in ogni caso alla cardio-RM lì dove l’Ecocardiografia non risulta pienamente praticabile poiché la finestra acustica del paziente non permette immagini valide.
ECG da Sforzo